ROMA – L’Onu sostiene il piano Meloni per le migrazioni dall’Africa . Il premier italiano incassa il sostegno del segretario generale delle Nazioni Unite dopo la conferenza internazionale sui migranti alla Farnesina. Guterres ha assicurato a Meloni il sostegno dell’Onu al «Processo Roma» nell’incontro di ieri alla Fao a margine del vertice sulla sicurezza alimentare che ha coinvolto anche i Paesi del Corno d’Africa.
Alla Fao il premier ha incontrato i leader dei Paesi del Corno d’Africa per discutere interventi sui sistemi alimentari. Giorgia Meloni ha cominciato a illustrare concretamente il nuovo «Piano Mattei» per i paesi africani e in generale del Sud globale, affinché – come ribadito alla plenaria della Fao citando le parole di Papa Francesco – venga assicurato a tutti «il diritto a non dover emigrare, la possibilità di vivere in pace e con dignità nella propria terra».
Sul «processo Roma», come è stato chiamato il nuovo approccio all’Africa inaugurato l’altro ieri, il premier ha incassato anche il sostegno delle Nazioni Unite nel corso di un bilaterale con il segretario generale Antonio Guterres. La strategia italiana si svilupperà con altri passaggi e appuntamenti, dei quali il premier ha già indicato probabilmente il più importante, e cioè la presidenza italiana del G7 nel 2024, che, ha annunciato, avrà al centro della propria agenda proprio la sicurezza alimentare.
«Sono particolarmente orgogliosa – ha detto il presidente del Consiglio intervenendo alla Fao – del fatto che questo vertice si svolga a Roma, che diventerà la capitale della sicurezza alimentare internazionale. Dobbiamo creare – ha proseguito – un modello di cooperazione non predatorio con i paesi africani per garantire loro la possibilità di vivere delle loro risorse». Riguardo al bilaterale tra Guterres e Meloni alla Fao Guterres ha condiviso l’impostazione italiana sull’immigrazione e, anche in questo caso, ha assicurato il supporto delle Nazioni Unite. Meloni ha ricordato che «quello che accade in Africa poi toma da noi», mentre Guterres ha ribadito la validità del piano del governo italiano perché c’è bisogno «di un approccio europeo».
Meloni ha avuto anche un pranzo di lavoro con i leader del Corno d’Africa: il primo ministro etiope Abiy Ahmed, il presidente somalo Hassan Sheikh, il primo ministro del Gibuti, Abdoulkader Kamil Mohamed e il vicepresidente kenyota Rigathi Gachagua. Fonti di Palazzo Chigi fanno notare come il Corno d’Africa sia una delle priorità dell’agenda internazionale dell’Italia, un’area di forte crescita e competizione tra potenze. Infine, Palazzo Chigi ha fatto sapere che ieri un volo diretto ITA Roma-Tripoli ha riaperto la rotta dei cieli libici dopo dieci anni di interruzione.