PARIGI – Incidenti continuano a verificarsi in molte città di Francia a seguito delle proteste per la morte del giovane Nahel a Nanterre, ucciso dalla polizia martedì scorso. Come riportano i media d’oltralpe, a Rennes ci sono stati scontri tra i manifestanti e la polizia nel centro della città, lo stesso è avvenuto a Nizza dove ci sono stati una ventina di arresti.
A Marsiglia si segnalano incidenti in varie parti della città, in particolare lungo le strade che dal centro portano in periferia: un bar-tabacchi è stato saccheggiato e gli arresti sono stati 56. A Lione si segnalano scontri ‘leggeri’ tra giovani e forze dell’ordine, gli arresti sono 22. Infine a Parigi, dove ci sono state tensioni soprattutto nella zona degli Champs Elysées, il numero degli arresti è salito a 80, come ha comunicato il ministero dell’interno.
Fra gli episodi che hanno provocato più emozione, l’incendio di una mediateca a Metz la notte scorsa, con i documenti e il materiale informatico andati in fiamme per un danno incalcolabile. L’istituto avrebbe festeggiato l’anno prossimo 30 anni di attività. A Montargis, nel centro del paese (la Loira), sono stati dati alle fiamme tre edifici. In uno di questi, è letteralmente andata in cenere la farmacia della piazza centrale. A fronte dell’impressionante numero di fermati ieri notte, oltre 1.300, sono stati segnalati 1.350 veicoli incendiati, 266 edifici in fiamme o danneggiati gravemente, fra cui 26 municipi e 24 scuole. Minore il numero degli incendi sulle strade (cassonetti e arredo urbano), 2.560. Mentre sono stati 31 gli assalti ai commissariati, 16 quelli ai posti di polizia municipale, 11 a caserme di gendarmeria. Almeno 79 i poliziotti e gendarmi feriti. Sia Darmanin, sia il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, hanno fatto eco all’appello lanciato ieri da Macron alle famiglie, affinché “tengano a casa” i figli minorenni: “Bisogna ripetere ai genitori di badare ai loro ragazzi – ha detto il guardasigilli – i genitori che non se ne interessano e quelli che li lasciano andare in giro la notte pur sapendo dove vanno, rischiano 2 anni di carcere e 30.000 euro di multa. Non spetta allo stato educare i bambini, lo stato può aiutare i genitori ma non può sostituirsi a loro”.
Ha contagiato anche la Svizzera la protesta violenta per l’uccisione di Nahel in Francia. In serata sono stati segnalati incidenti nel centro di Losanna, come riporta il media online ’20 minutes’. Violenze urbane e saccheggi si sono verificati nel quartiere Flon. Sono stati danneggiati e saccheggiati un negozio della Fnac e un negozio di scarpe. Circa 200 persone hanno poi affrontato le forze di polizia giunte sul posto in assetto anti sommossa.
Ancora non sono scoppiate manifestazioni di giovani in Italia, forse le sinistre, la Cgil e i gruppi anarcoinsurrezionalisti non intendono protestare contro la polizia del “democratico” Macron, riservano i loro strali solo contro Meloni e Salvini, a dimostrazione che per i dem nostrani i morti non sono tutti uguali, le uccisioni dei governi di sinistra possono essere giustificate. La consueta visione strabica…..