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Ucraina, corridoi grano: Onu apre alla Russia, alleggerite le sanzioni se Putin ripristina accordo

ROMA – Brutte notizie per Zelensky e la sua banda bellicosa, appoggiata incondizionatamente da Biden per interessi specifici degli Usa a livello mondiale. L’Onu, stanca delle pretese e della resistenza a ogni proposta di tregua o di pace da parte del presidente attore, apre a Putin, almeno per cercare di ripristinare i corridoi per il trasporto del grano ucraino. Ma aggiunge, ipocritamente (per scongiurare la consueta ira funesta di Zelensky) che non si tratta di un sostegno alla causa russa.

Con una lettera inviata da Guterres a Lavrov il 28 agosto scorso, l’Onu mette sul tavolo delle trattative con Mosca una bozza di accordo che prevede un alleggerimento delle sanzioni contro la Russia in cambio del sì all’intesa sull’export di grano ucraino. Nella lettera, visionata dall’agenzia Dpa, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha offerto alla Russia una riduzione delle sanzioni in cambio della ripresa dell’accordo sul grano, considerato essenziale per affrontare l’insicurezza alimentare globale e contenere il prezzo del grano sebbene sia emerso che solo il 3% del grano prodotto dall’Ucraina è effettivamente andato ai Paesi poveri e in difficoltà alimentare. Il resto del grano ucraino è stato commercializzato, secondo Oxfam, sul mercato occidentale dalle multinazionali Usa che hanno acquistato in Ucraina in passato migliaia di ettari di terra.

E dunque nella lettera inviata il 28 agosto scorso, Guterres ha suggerito al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che Mosca venga ricollegata al sistema di pagamenti internazionali, con la creazione di una filiale della Banca agricola russa per alcuni pagamenti. Questo consentirebbe l’esportazione di fertilizzanti e prodotti agricoli russi entro 30 giorni. Nella lettera, l’Onu formula tre proposte per facilitare le esportazioni russe, che sono collegate all’assicurare le navi russe, allo scongelamento di beni delle società produttrici di fertilizzanti in Europa e la concessione alle navi russe dell’accesso a porti europei. In cambio, l’Onu spera che la Russia accetti di rinnovare la sua partecipazione alla Black Sea Grain Initiative che ha permesso l’esportazione di decine di milioni di tonnellate di grano e fertilizzanti dall’Ucraina nonostante il blocco nave russo.

Mosca ha interrotto la sua partecipazione all’accordo lo scorso luglio affermando di volere la rimozione degli ostacoli all’esportazione dei propri prodotti alimentari e fertilizzanti per continuare la cooperazione. Inoltre chiede l’allentamento delle sanzioni sui sistemi di pagamento e sull’assicurazione delle navi.

“L’Onu non sta cercando di premiare la Russia stiamo cercando di migliorare la sicurezza alimentare globale, i nostri obiettivi sono puramente umanitari”, assicurano alla Dpa fonti del Palazzo di Vetro. Che ricordano come Guterres abbia condannato con forza la guerra russa in Ucraina.

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