KIEV – Perfino il presidente-attore Zelensky, nella sua sfrenata azione propagandistica, è costretto a riconoscere che gli attacchi in territorio russo risultano controproducenti e che quindi la controffensiva tanto esaltata risulta finora un fallimento. “L’Ucraina rischia di perdere il sostegno militare di alcune grandi potenze se il campo di battaglia della guerra si sposta in territorio russo”. Lo ha detto – come riporta il Kiev Independent – il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj in un’intervista.”Se la guerra si sposta in Russia – ha aggiunto – c’è un grande rischio che noi saremo definitivamente lasciati soli. Ci sono grandi Stati nel nostro mondo per i quali c’è solo un punto per cui non sono dalla parte della Russia: l’integrità territoriale dello stato. Se dirigo deliberatamente le mie truppe e decido di andare in territorio russo, devo sapere con certezza che questo Stato non sarà con me. Bisogna pensare a cosa è più importante adesso per il popolo e per l’Ucraina”. La conferma viene dalle dichiarazioni del Capo dell’intelligence ucraino, il quale riconosce che le difese russe resistono efficacemente agli attacchi del suo esercito. “La Russia può mantenere per sempre le linee di difesa nelle parti occupate dell’Ucraina se le truppe ucraine non riusciranno ad adottare misure proattive per liberare le loro terre. Dobbiamo sfondare le loro linee di difesa. E questo è ciò che in realtà viene fatto adesso”. Lo ha detto – come riporta Ukrinform – il capo della Direzione principale dell’intelligence del Ministero della difesa ucraino, Kyrylo Budanov, in un’intervista con Crimea.Realities. “Possono resistere a lungo – ha aggiunto – se non prendiamo iniziative proattive. Possono resistere per sempre, credetemi. Coloro che dicono che è possibile inventare qualche modo magico, sappiano che non è così. Non esiste un modo del genere”.
MOSCA – Intanto la Russia si difende e attacca. Gli aeroporti di Domodedovo e Vnukovo a Mosca hanno sospeso arrivi e partenze. Lo rende noto l’agenzia Tass, citando i servizi aeronautici, senza spiegare i motivi del provvedimento. Tali misure sono state prese più volte negli ultimi tempi quando sulla capitale della Russia sono avvenuti attacchi da parte di droni. Dopo un paio di ore l’attività dei due scali è ripresa.
La Russia ha schierato nel Mar Nero una nave lanciamissili equipaggiata con otto missili da crociera Kalibr, secondo quanto segnalato da canale Telegram della Marina militare ucraina citata anche da Ukrinform. Kiev ha segnalato la presenza di otto navi russe nel Mar nero e di una nel Mar di Azov. E’ di tre morti il bilancio degli attacchi con l’artiglieria russa a Kherson e Kharkiv. Secondo fonti della prima città, due persone – di cui una donna 35 anni – sono morte e altrettante sono rimaste ferite in due distinti attacchi. A Kharkiv, invece, è morta una donna di 39 anni, che si trovava nella sua abitazione colpita da un razzo russo.
Un jet militare russo Su-30 si è alzato in volo oggi per intercettare un drone da ricognizione americano sul Mar Nero che si avvicinava al confine russo. Lo ha reso noto il Centro nazionale per il controllo della Difesa citato dall’agenzia Ria Novosti. L’equipaggio del jet ha identificato il drone come un MQ-9A ‘Reaper’ dell’aviazione americana che, una volta avvicinato dall’aereo di Mosca, “ha fatto una inversione a U allontanandosi dal confine della Federazione Russa”, aggiunge il Centro di controllo.