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Migranti: il difensore civico Ue indaga su Frontex per le morti nel naufragio in Peloponneso. Prenderà in esame anche Cutro

BRUXELLES – L’UE indaga sul ruolo del Frontex dopo il disastro dei migranti al largo delle coste greche. L’obiettivo è chiarire il suo ruolo nelle operazioni di soccorso durante il naufragio di un ex peschereccio con a bordo più di 700 migranti avvenuto a metà giugno al largo delle coste greche. Il naufragio in Grecia è stato uno dei più gravi nella storia recente del Mediterraneo: sono morte centinaia di persone, ma non è stato possibile stabilire con certezza quante e sono stati recuperati solo 82 corpi.

L’UE ha avviato un’indagine sul ruolo della sua agenzia di controllo delle frontiere Frontex. L’indagine avviata dal difensore civico europeo Emily O’Reilly esaminerà la cooperazione di Frontex con le autorità nazionali nell’operazione di ricerca e soccorso e come l’agenzia garantisca il rispetto dei diritti fondamentali durante tali operazioni.
“C’è spazio per una maggiore chiarezza in relazione al ruolo di Frontex in tali operazioni”, ha scritto O’Reilly al capo di Frontex Hans Leijtens.

Ha affermato che mentre “le indagini si stanno svolgendo a livello nazionale, è chiaro che Frontex ha avuto un ruolo importante nella missione di ricerca e salvataggio da una prospettiva di coordinamento”.
Secondo la lettera di O’Reilly, la cooperazione tra Frontex e le autorità nazionali dovrebbe includere il supporto alla ricerca e al soccorso, ma i centri di soccorso nazionali decidono autonomamente sulle operazioni. Il 14 giugno il peschereccio Adriana si è capovolto nelle acque a sud-ovest della penisola del Peloponneso. Sono stati ritrovati ottantadue corpi, con altre centinaia di dispersi, e 104 persone sono state soccorse.
Si stima che almeno 400 persone fossero a bordo. La nave ha rifiutato ripetute offerte di assistenza, secondo le autorità greche, che hanno aggiunto che l’equipaggio ha dichiarato di voler continuare a navigare verso l’Italia. “È stato riferito che in questo caso Frontex ha avvertito le autorità greche della presenza della nave e ha offerto assistenza, ma non è chiaro cos’altro avrebbe potuto o dovuto fare”, ha detto O’Reilly. “La migrazione verso l’Europa continuerà e spetta all’UE garantire che agisca in modo da mantenere i diritti fondamentali”, ha aggiunto.

O’Reilly ha chiesto a Frontex di consegnare i suoi rapporti sul naufragio in Grecia e su altri incidenti, fra cui il naufragio avvenuto al largo di Cutro, in Calabria, a febbraio. Speriamo che accerti la verità su quest’ultimo evento, per il quale le sinistre italiane accusano il governo Meloni e la magistratura sta indagando in una direzione ben precisa.

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