WASHINGTON – Una novità clamorosa, ma non inattesa, viene fuori dall’indagine condotta da un personaggio Usa di primo piano. Il giornalista investigativo Seymour Hersh, vincitore del premio Pulitzer, ha pubblicato sul suo Substack un rapporto dal titolo “How America Took Out the Nord Stream Pipeline”, ovvero “Come l’America ha eliminato il gasdotto Nord Stream”.
BIDEN – Il 26 settembre 2022, una serie di bombardamenti subacquei clandestini ha colpito i gasdotti Nord Stream 1 e 2 rendendoli inutilizzabili. La nuova inchiesta giornalistica indica la Casa Bianca come possibile mandante.
Le autorità svedesi e tedesche hanno riferito che le loro indagini hanno rivelato segni di sabotaggio. Tuttavia, non sono giunte a conclusioni sui possibili responsabili. Pur volendo a tutti i costi incastrare Putin, che sarebbe stato autore di un atto di autolesionismo contro il gasdotto russo, le Autorità dei due Paesi, da sempre schierati a fianco di Zelensky, non hanno cavato un ragno dal buco.
Secondo Hersh invece – e la tesi sembrerebbe più fondata, anche se non provata – , il presidente Joe Biden avrebbe ordinato ai sommozzatori specializzati della marina statunitense di attaccare i gasdotti utilizzati per trasportare il gas dalla Russia alla Germania e al resto dell’Europa occidentale.
RUSSIA – L’Agenzia Europa Press intanto informa che il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vasili Nebenzia, ha dichiarato che Mosca farà in modo che “mai in futuro siano possibili minacce dall’Ucraina. Faremo in modo che in futuro non vi sia mai una minaccia alla Russia o ai suoi alleati, o alla cultura russa o alla lingua russa, dal territorio dell’Ucraina”.
Durante il suo discorso al Consiglio di Sicurezza Nebenzia ha aggiunto che un altro degli obiettivi primari di Mosca è quello di porre fine alla “glorificazione dei complici di (Adolf) Hitler”. A questo punto, pur senza citarlo direttamente, Nebenzia ha alluso a Stepan Bandera, leader dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini (OUN) e collaboratore del regime nazista tedesco durante la Seconda guerra mondiale contro la Russia sovietica. “Non ci sarà mai più la glorificazione dei complici di Hitler che hanno ucciso centinaia di migliaia di ebrei, polacchi e ucraini”, ha dichiarato Nebenzia, che ha posto questi requisiti come “base” per i futuri accordi.