MADRID – Come è successo in Italia e in altri Paesi d’Europa, anche la Spagna vira a destra nelle elezioni municipali e regionali. Tempi duri per le sinistre europee e per le istituzioni guidate da Ursula von der Leyen. Sembrano lontani secoli i tempi della maggioranza Ursula al Parlamento europeo, glorificata dal Pd e dal M5S.
Il Partito Popolare spagnolo di Alberto Nuñez Feijoó, vince su tutta la linea, sia per percentuale totale di voti che per numero di seggi. Il centrodestra ha conquistato sette delle dieci maggiori città spagnole, strappando alla sinistra il consiglio regionale di Madrid e i comuni di Siviglia e Valencia. I Socialisti sono riusciti a mantenere il governo solo in tre delle dodici regioni in cui si è votato Per il PSOE, il partito del primo ministro, questi risultati sono un duro colpo e mostrano il malcontento del popolo spagnolo nei confronti dell’attuale governo.
Il partito centrista Ciudadanos è praticamente scomparso dalla scena politica, ma l’estrema destra VOX ha triplicato il proprio numero di seggi e potrebbe essere determinante per la formazione di coalizioni nei governi regionali di Aragona, Isole Baleari e Valencia.
A Barcellona, la sindaca uscente, pasionaria di sinistra, Ada Colau viene sconfitta da Xavier Trias, già primo cittadino della città tra il 2011 e il 2015 e candidato degli indipendentisti di Junts per Catalunya.
A pesare sulla sconfitta dei socialisti e dei loro alleati di sinistra il giudizio degli elettori sulla risposta politica alle emergenze scoppiate negli ultimi quattro anni, dalla pandemia di Covid alla recente crisi inflazionistica legata alla guerra in Ucraina e all’eccessivo appoggio a Zelensky.
Il primo ministro Pedro Sánchez ha convocato elezioni anticipate per il 23 luglio dopo i pessimi risultati ottenuti, un duro colpo perché sono interpretati come sintomo del malcontento del popolo nei confronti dell’attuale governo.
“Anche se il voto di ieri aveva una portata locale, il senso del voto trasmette un messaggio che va oltre e per questo motivo, come presidente del governo e anche come segretario generale del Partito socialista, mi assumo in prima persona la responsabilità dei risultati e credo sia necessario sottoporre il nostro mandato democratico alla volontà popolare”, ha detto Sanchez.
La convocazione delle elezioni verrà ufficializzata dal governo martedì con lo scioglimento delle Camere, prerogativa che spetta al primo ministro in base alla Costituzione spagnola.