WASHINGTON – Gli Usa forniranno a Zelensky anche le micidiali bombe a grappolo, vietate in molte parti del mondo. Ma Biden è pronto a tutto pur di annientare il nemico Putin, con l’aiuto dell’alleato ucraino. “E’ stata una decisione molto difficile ma necessaria, l’Ucraina è a corto di munizioni e ne ha bisogno”: il presidente Usa Joe Biden rompe gli indugi e autorizza l’invio delle controverse munizioni a grappolo a Kiev, ignorando l’imbarazzo di alleati come Germania e Francia, gli appelli degli attivisti per i diritti civili, la contrarietà dell’Onu, il malumore di molti dem e la minaccia di Mosca.
La decisione del commander in chief – legata ad un nuovo pacchetto di aiuti da 800 milioni di dollari che include anche veicoli corazzati Bradley e Stryker, proiettili per obici, per i Patriot e per i sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità (Himars) – è motivata dalla carenza di munizioni tradizionali occidentali e dai timori sul ritmo della controffensiva ucraina, che procede più lentamente della attese, come ha confermato anche il Pentagono.
Ma le ‘cluster munition’ restano oggetto di polemiche, anche se gli Usa – come la Russia e l’Ucraina – non sono tra i 123 Paesi firmatari della convenzione che le vieta per la loro pericolosità: queste munizioni infatti rilasciano sotto-munizioni più piccole che possono rimanere inesplose a lungo e mettere quindi in pericolo i civili, soprattutto i bambini, che spesso scambiano i pericolosi cilindri colorati per giocattoli. La convenzione fu firmata a Oslo nel 2008 per mettere al bando qualsiasi produzione e uso di munizioni a grappolo.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – che peraltro ha fatto delle morti dei bambini per mano russa un’arma propagandistica a suo favore- ha ringraziato il presidente Biden per il nuovo pacchetto di aiuti militari che comprendono anche le munizioni a grappolo. “Un tempestivo, ampio e necessario pacchetto di aiuti alla difesa dagli Stati Uniti. Siamo grati al popolo americano e al presidente Jo Biden per i passi decisivi che avvicinino l’Ucraina alla vittoria sul nemico e la democrazia alla vittoria sulla dittatura», ha scritto Zelensky su Twitter. Silenzio sul rischio che queste armi producono per i bambini, ma si tratterebbe di “bambini nemici”.
L’invio all’Ucraina da parte degli Stati Uniti delle bombe a grappolo è stato commentato così dall’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov. “Le bombe a grappolo sono un gesto disperato. Questa misura racconta la storia che gli Stati Uniti e i loro ’satelliti’ si sono resi conto di essere impotenti. Ma non vogliono ammettere i propri fallimenti e il fallimento dei tentativi delle forze ucraine di condurre un’offensiva contro le regioni russe. Da qui quest’ultima follia”, riferisce l’agenzia russa Tass.