ODESSA – Nonostante la propaganda insistente del presidente-attore Volodymyr Zelensky, che continua ad esibirsi nelle sue quotidiane sceneggiate, magnificando i successi della controffensiva del suo esercito, i russi continuano a tempestare di missili le città ucraine. Ieri tre persone sono state uccise e altre 13 ferite nell’attacco missilistico russo sulla città di Odessa, ha riferito il Comando meridionale dell’Ucraina. E stavolta il presidente non ha avuto neppure l’occasione di condannare l’uccisione di bambini, una narrazione che lui cavalca da sempre e che fa sempre effetto sugli occidentali.
La Russia ha lanciato quattro missili da crociera Kalibr contro la città portuale, due dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree. Uno dei missili ha colpito il magazzino di una catena di negozi provocando un grande incendio e uccidendo tre dipendenti dello store, ha riferito la fonte aggiungendo che sette persone sono rimaste ferite. I detriti dei missili hanno anche danneggiato un centro commerciale, un istituto scolastico, un complesso residenziale e negozi nel centro della città ferendo sei persone. E potrebbero esserci ancora persone intrappolate sotto le macerie nei luoghi degli attacchi, secondo il comando. Oltre che nell’oblast di Odessa l’allarme antiaereo è scattato anche nelle regioni di Kirovograd, Poltava e Nikolayev.
Nonostante gli sforzi diplomatici del Vaticano la guerra continua e nessuna delle parti accetta di fare un passo indietro. Mentre il comportamento degli Usa, della Ue e della Nato incita Zelensky, rifornito in abbondanza di armi micidiali, a continuare le ostilità.